Monumento simbolo della regione Piemonte e candidata UNESCO: la Sacra di San Michele è una straordinaria abbazia che merita di essere scoperta e visitata.

La sua origine è antichissima e il suo potere nel passato è stato davvero impressionante, soprattutto se consideriamo la sua posizione così isolata e impervia, sulla vetta del Monte Pirchiriano all’imbocco della Val di Susa. Eppure, bisogna ricordare come la sommità di questa montagna sia un luogo strategico da sempre, un punto panoramico e difficilmente espugnabile, già noto ai Romani che ne avevano fatto un Castrum, un punto militare strategico.

La primaria cappella, origine dell’intero complesso, è stata costruita tra il 983 e il 987, e da questo momento la Sacra di San Michele gode di un’importanza sempre maggiore e vive una fase di espansione che si protrae fino alla fine del XIV secolo, quando il monastero benedettino perde la sua autonomia. L’abbazia rimane comunque abitata dai monaci fino al 1622 e, dopo due secoli di abbandonano, si insediano i padri rosminiani, che la gestiscono ancora adesso.

Oggi, soltanto l’aspetto esterno della Sacra merita una deviazione: avvicinandosi, il visitatore può perdersi nei dettagli e nella verticalità di questa architettura ardita, e allo stesso tempo godersi il bel panorama verso la città di Torino.

Se poi si sceglie di visitarla (esperienza che consigliamo assolutamente), l’interno rivela meraviglie almeno paragonabili all’esterno: lo scalone dei morti dove le rocce della montagna si fondono con l’architettura, il portale dello zodiaco con capitelli e bassorilievi romanici, la chiesa, la terrazza da cui si spalanca un panorama a 360 gradi sulla Val di Susa e infine le suggestive rovine del monastero nuovo, tra cui si può passeggiare.

 

Per saperne di più sulla Sacra

Se avete curiosità sulla storia della Sacra di San Michele, vi rimandiamo alla pagina dedicata sul sito ufficiale dell’abbazia, che trovate a questo link.

Se invece siete curiosi im merito alla Candidatura UNESCO, potete approfondire a questo link.

 

Orari di apertura della Sacra di San Michele

Per essere aggiornati sugli orari e programmare la vostra visita, rimandiamo alla pagina ufficiale: seguite questo link.

 

Come raggiungere la Sacra in modo avventuroso

Nell’epoca dei navigatori e di Google Maps, arrivare alla Sacra di San Michele in automobile è più facile che mai e forse non così soddisfacente, così vi segnaliamo le alternative green ed avventurose che davvero potranno rendere la visita un’esperienza indimenticabile.

  • L’Antica mulattiera: arrivando in treno a Sant’Ambrogio oppure lasciando la macchina in paese, questo sentiero lastricato e panoramico è un’opportunità che avvicina il visitatore al pellegrino e che permette di capire davvero la posizione isolata e distante della Sacra di San Michele rispetto al fondovalle. Si tratta di una passeggiata semplice di circa un’ora e mezza dotata di numerose aree attrezzate per la sosta e di 4 fontane potabili. La mulattiera è anche il ritorno previsto per chi sale lungo la ferrata o l’intersezionale.
  • La via ferrata Carlo Giorda: per gli escursionisti amanti dell’avventura, la ferrata è un percorso imperdibile che trovate meglio descritto a questo link.
  • La via intersezionale: per gli appassionati di arrampicata, la via intersezionale è un multitiro che permette di raggiungere la Sacra di San Michele la Sant’Ambrogio con 25 tiro. Per maggiorni informazioni, vi consigliamo questo link.
  • Ultima ma non meno importante, vi segnaliamo la possibilità di raggiungere la Sacra di San Michele in bicicletta, lungo la strada carrabile di collegamento che parte da Avigliana.